Le terre di Kore Siciliae sono bellezza di paesaggi dove il profilo dei monti, lo scorrere dei fiumi e il soffio del vento riempiono gli occhi e l’anima. Sono attraversate da strade che, anche perchè non sempre all’altezza per qualità, obbligano a un viaggio lento ma restituiscono ancora più fascino. Una di queste, la Statale 121, risale la valle del Fiume Torto e collega l’area palermitana a quella catanese toccando Caltanissetta ed Enna. Era la vecchia strada dello zolfo che sostituiva la ferrovia, collegava le grandi miniere attraversata da lunghe file di carretti a due ruote, percorsa dai minatori e prima da contadini che prima dell’alba uscivano dai paesi per recarsi al lavoro e tornare a notte inoltrata.
Oggi, uscendo a Enna dall’autostrada Catania-Palermo e dirigendosi sulla destra, la si incrocia dopo qualche minuto a un bivio che verso ovest, sfiorando la città di Enna, porta verso Villarosa, uno dei Comuni del Geopark Unesco Rocca di Cerere, centro zolfifero molto attivo nell’Ottocento con un terminale ferroviario della linea mineraria Sikelia riservata alle zolfare del comprensorio, la cui stazione ospita l’esposizione etno-antropologica dell’arte mineraria, della civiltà contadina, dell’emigrazione e dell’oggettistica ferroviaria, allestita dentro otto vecchi vagoni usati dai nazisti per la deportazione degli ebrei nei lager.
Dirigendosi a nordest, invece, si percorre una sorta di itinerario Kore Siciliae fatto di piccole aziende dove incontri grandi donne e grandi uomini, piccoli centri dove visiti grandi bellezze, sconfinati paesaggi che ti fanno fare grandi sogni.
Dopo qualche chilometro, dalla contrada Raja ha preso il nome un gioello di caseificio messo in piedi da tre ragazzi, due sorelle e un fratello, che di formaggi non sapevano nulla ma avevano una tradizione di famiglia e hanno imparato veramente bene a giudicare dalla qualità e ricchezza dei loro prodotti.
Per trovare i gioelli fatti di metalli e pietre, invece, bisogna raggiungere Leonforte, edificata nel XVII secolo dal principe Nicolò Placido Branciforti della cui famiglia si conserva ancora l’antica dimora, dove lavora Giuliana Di Franco in un atelier che somiglia a un salotto di casa ma anche a un jazz club e a uno spazio culturale. Ci si può fermare e conoscere la maestria di Giuliana ma anche pernottare in una delle camere destinate all’accoglienza dei visitatori. Leonforte si affaccia su una vallata ricca d’acqua il cui simbolo è la monumentale fontana della Granfonte, costruita in stile barocco-rinascimentale sui resti di un’antica fontana araba con il prospetto che affaccia sulla valle sottostante con 22 finestre ad arco sotto le quali 24 cannelle in bronzo fanno sgorgare l’acqua nella grande vasca. Ed è stata proprio l’acqua a far nascere a Francesco e Giuseppe Lo Gioco l’idea di creare un laboratorio per produrre carta fatta a mano.
Pochissimi chilometri e si giunge a Nissoria, città di fondazione settecentesca ma nella quale, poco distante dal centro, in Contrada Torre, si può visitare quanto rimane dell’antica Nysura, colonia fondata da popolazioni di origine greco-bizantina. Da Nysura prende il nome una delle due aziende di Kore Siciliae che operano qui e produce gin e distillati di erbe; l’altra, Agrirape coltiva la pesca di Leonforte IGP e la trasforma in confettura anche coinvolgendo i visitatori che volessero partecipare a un’esperienza curiosa.
E se, correndo il rischio, calcolato, di apparire modaioli si vuole chiudere l’itinerario Kore Siciliae Route 121 con un trionfo di cibo identitario, a due passi da Nissoria c’è un posto che della cucina identitaria ha fatto il suo biglietto da visita, il Ristorante San Giorgio, nell’omonima frazione di Assoro. Per godere, invece, di una delle più straordinarie pasticccerie di Sicilia, il Caffè Vittorio Veneto, bisogna percorrere una ventina di chilometri e raggiungere Regalbuto, con un centro storico d’impianto urbanistico arabo dove merita una visita la settecentesca Chiesa Madre dedicata a san Basilio con annesso un piccolo ma interessante museo che espone oggetti liturgici e devozionali.